Per fare un punto nave astronomico occorre un sestante, cioè uno strumento ottico con cui si misura l’angolo tra il corpo celeste e l’orizzonte. Di notte però l’orizzonte non è facilmente identificabile, e quindi risulta estremamente difficoltoso usare un sestante.
In questo intervallo di tempo mentre gli astri già sono ben visibili nel cielo, anche la linea dell’orizzonte è ben definita, ed è quindi più semplice misurare con un sestante l’angolo verticale tra l’astro e l’orizzonte.
In realtà si dive però dire che l’uomo ha ideato un sistema efficace per sopperire alla “mancanza” dell’orizzonte: creare un orizzonte “artificiale”, utilizzando ad esempio un recipiente con del liquido. Questo tipo di esercizio è utilizzato prevalentemente nella didattica e meno nella realtà.
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