mercoledì 24 luglio 2013

Radar di bordo.....Siamo sicuri di sapere proprio tutto ???

La parola Radar, coniata dalla marina statunitense all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, è l'acronimo di "Radio detection and ranging". Si tratta di un dispositivo che, utilizzando onde corte che viaggiano in linea retta, è in grado di fornire due informazioni fondamentali riportate su un display: la distanza e l'angolo relativo tra la posizione della barca e ogni bersaglio individuato nel raggio di azione dell'antenna.

ELEVAZIONE E PORTATA

La portata nominale dei Radar utilizzati nel diporto, in genere, non supera le 30 miglia: è soprattutto nel range tra le 3 e le 6 miglia che lo strumento funziona al meglio. Poiché il sistema utilizza onde radio in linea retta (che colpiscono il bersaglio da individuare e tornano indietro), dovrete installare l'antenna più in alto possibile, per far sì che la curvatura terrestre non ne impedisca il funzionamento

I PARAMETRI PRINCIPALI

A seconda delle vostre esigenze di navigazione, potete intervenire sui diversi controlli del Radar: il "range" determina la porzione massima che siamo in grado di monitorare. Ricordate che all'aumentare del range diminuisce la precisione del segnale per cui molti bersagli potrebbero comparire sullo schermo quando si trovano a una manciata di miglia o anche meno da voi. In condizioni di scarsa visibilità, è meglio impostare un range decisamente ridotto (2-3 miglia). Altro parametro fondamentale è il "gain", o guadagno, con cui stabilite la sensisibilità dell'antenna di ricezione: aumentandolo sullo schermo vedrete riportati anche i segnali più deboli, ma è meglio non esagerare per evitare confusione e di confondere. La maggior parte dei Radar sul mercato incorpora impostazioni predefinite da usare a seconda dello stato del mare: il gain diminuirà man mano che le condizioni peggiorano. Esistono poi altri controlli il cui nome varia a seconda dei modelli: il "rain" serve per ridurre la visualizzazione del riflesso prodotto dalla pioggia: è un filtro, per cui se utilizzate questa funzione occhio che c'è il rischio di non vedere le barche piccole. Stesso discorso vale per il parametro "sea", che potete usare per ridurre il riflesso delle onde vicine alla barca.

DISTANZA E RILEVAMENTO

Una volta identificato un target sul vostro display, per capire se siete in rotta di collisione dovrete basarvi sui dati relativi alla distanza e al rilevamento bussola dell'altra imbarcazione: se quest'ultimo rimane costante durante l'avvicinamento, è probabile che siate in rotta di collisione. La distanza sui Radar viene monitorata con la funzione VRM (Variabile Range Marker), mentre per il rilevamento potrete fare affidamento alla funzione EBL (Electronic Bearing Line): puntando questa linea immaginaria verso il bersaglio, capirete se rimane su un rilevamento costante. Attenzione però alla vostra rotta, che dovrà essere in linea retta, quindi è consigliabile usare il pilota automatico.

I "MEMENTO" DEL RADAR

1. Ricordate che la precisione del target varia in funzione della portata del Radar. Se la aumentate troppo è facile che sul display non vengano visualizzate piccole barche da pesca o oggetti a pelo d'acqua.

2. Per aumentare la vostra visibilità agli altri dispositivi Radar dovrete dotarvi di un riflettore Radar. Ne esistono di due tipologie: quelli passivi, più economici, costituiti da placche incrociate di metallo, e quelli attivi, detti RTE (Radar Target Enhancer), piccoli apparati elettronici in grado di amplificare l'onda radio ricevuta.

3. I Radar marini operano su due frequenze, la banda X e la banda S: le imbarcazioni da diporto generalmente utilizzano la banda X, che consente di avere antenne più piccole ma ha il difetto di rilevare anche la pioggia. I riflettori Radar attivi funzionano di solito con la banda X, pertanto potreste diventare invisibili in caso di nubifragio: per una maggiore sicurezza, dotatevi di un riflettore a doppia banda.

4. I Radar di ultima generazione sono interfacciabili con il plotter cartografico di bordo, consentendo l'overlay dei dati Radar alla carta nautica: potrete capire immediatamente se un bersaglio individuato dal Radar sia una struttura fissa, come uno scoglio, un faro oppure un target mobile come un'altra imbarcazione.

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