La
parola Radar, coniata dalla marina statunitense all'inizio della Seconda Guerra
Mondiale, è l'acronimo di "Radio detection and ranging". Si tratta di
un dispositivo che, utilizzando onde corte che viaggiano in linea retta, è in
grado di fornire due informazioni fondamentali riportate su un display: la
distanza e l'angolo relativo tra la posizione della barca e ogni bersaglio
individuato nel raggio di azione dell'antenna.
ELEVAZIONE E
PORTATA
La portata
nominale dei Radar utilizzati nel diporto, in genere, non supera le 30 miglia:
è soprattutto nel range tra le 3 e le 6 miglia che lo strumento funziona al
meglio. Poiché il sistema utilizza onde radio in linea retta (che colpiscono il
bersaglio da individuare e tornano indietro), dovrete installare l'antenna più
in alto possibile, per far sì che la curvatura terrestre non ne impedisca il
funzionamento
I PARAMETRI
PRINCIPALI
A seconda
delle vostre esigenze di navigazione, potete intervenire sui diversi controlli
del Radar: il "range" determina la porzione massima che siamo in
grado di monitorare. Ricordate che all'aumentare del range diminuisce la
precisione del segnale per cui molti bersagli potrebbero comparire sullo
schermo quando si trovano a una manciata di miglia o anche meno da voi. In
condizioni di scarsa visibilità, è meglio impostare un range decisamente
ridotto (2-3 miglia). Altro parametro fondamentale è il "gain", o
guadagno, con cui stabilite la sensisibilità dell'antenna di ricezione:
aumentandolo sullo schermo vedrete riportati anche i segnali più deboli, ma è
meglio non esagerare per evitare confusione e di confondere. La maggior parte
dei Radar sul mercato incorpora impostazioni predefinite da usare a seconda
dello stato del mare: il gain diminuirà man mano che le condizioni peggiorano.
Esistono poi altri controlli il cui nome varia a seconda dei modelli: il
"rain" serve per ridurre la visualizzazione del riflesso prodotto
dalla pioggia: è un filtro, per cui se utilizzate questa funzione occhio che
c'è il rischio di non vedere le barche piccole. Stesso discorso vale per il parametro
"sea", che potete usare per ridurre il riflesso delle onde vicine
alla barca.
DISTANZA E
RILEVAMENTO
Una volta
identificato un target sul vostro display, per capire se siete in rotta di
collisione dovrete basarvi sui dati relativi alla distanza e al rilevamento
bussola dell'altra imbarcazione: se quest'ultimo rimane costante durante
l'avvicinamento, è probabile che siate in rotta di collisione. La distanza sui
Radar viene monitorata con la funzione VRM (Variabile Range Marker), mentre per
il rilevamento potrete fare affidamento alla funzione EBL (Electronic Bearing
Line): puntando questa linea immaginaria verso il bersaglio, capirete se rimane
su un rilevamento costante. Attenzione però alla vostra rotta, che dovrà essere
in linea retta, quindi è consigliabile usare il pilota automatico.
I
"MEMENTO" DEL RADAR
1. Ricordate
che la precisione del target varia in funzione della portata del Radar. Se la
aumentate troppo è facile che sul display non vengano visualizzate piccole
barche da pesca o oggetti a pelo d'acqua.
2. Per
aumentare la vostra visibilità agli altri dispositivi Radar dovrete dotarvi di
un riflettore Radar. Ne esistono di due tipologie: quelli passivi, più
economici, costituiti da placche incrociate di metallo, e quelli attivi, detti
RTE (Radar Target Enhancer), piccoli apparati elettronici in grado di
amplificare l'onda radio ricevuta.
3. I Radar
marini operano su due frequenze, la banda X e la banda S: le imbarcazioni da
diporto generalmente utilizzano la banda X, che consente di avere antenne più
piccole ma ha il difetto di rilevare anche la pioggia. I riflettori Radar
attivi funzionano di solito con la banda X, pertanto potreste diventare
invisibili in caso di nubifragio: per una maggiore sicurezza, dotatevi di un
riflettore a doppia banda.
4. I Radar di
ultima generazione sono interfacciabili con il plotter cartografico di bordo,
consentendo l'overlay dei dati Radar alla carta nautica: potrete capire
immediatamente se un bersaglio individuato dal Radar sia una struttura fissa,
come uno scoglio, un faro oppure un target mobile come un'altra imbarcazione.
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