I lunghi processi evolutivi sulla terra hanno dato origine alla biodiversità, che indica una misura della varietà di specie animali e vegetali nella biosfera. Al giorno d’oggi si parla spesso di biodiversità a casa di problemi come l’inquinamento, lo sfruttamento smoderato delle risorse ittiche, i drastici cambiamenti climatici e le conseguenze invasive del turismo di massa, tutte cause che stanno facendo del pianeta terra un luogo troppo a rischio per molti animali, piante ed ecosistemi.
Pensando a vacanze e mare possiamo amaramente constatare che anche la biodiversità del Mediterraneo stia risultando fortemente compromessa, anche se, fortunatamente, il mare ha un’ottima capacità di rigenerarsi e di rivitalizzarsi: lo dimostrano i parchi naturali e le aree marine protette che, grazie alle possibilità di accesso regolamentato, possono essere di esempio di tutela e protezione. Ecco allora che, dei tanti parchi marini del Mediterraneo, sul podio ci sono tre nomi selezionati per bellezza, ricchezza della biodiversità florofaunistica terrestre e marina, organizzazione e accessibilità al pubblico. Una delle prime aree marine protette del Mediterraneo è La Riserva Naturale di Scandola, la prima che include sia una parte marina che una terrestre. Nata nel 1975 come parte del Parco Regionale Naturale di Corsica, è iscritta nella lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO. Scandola è una penisola che si trova nel cuore della costa occidentale della Corsica, formata da graniti rossi con alti e spettacolari picchi a strapiombo sul mare. Quello che la rende unica è la presenza di numerosi uccelli marini, fra cui spiccano il l'aquila pescatrice balbuzard e il gipeto barbuto, piante endemiche e protette; i 650 ettari di area marina ospitano una considerevole biodiversità. Si può visitare il parco in barca, basta ricordarsi che gli ancoraggi sono consentiti in certe aree e solo dall'alba al tramonto.
C’è poi il Parco Nazionale marino e terrestre dell’Arcipelago Toscano, istituito nel 1997: si tratta del più grande parco marino d’Europa con 56.766 ettari in mare e 17.887 a terra. La parte terrestre comprende le 7 isole principali Capraia, Gorgona, Elba, Pianosa, Monetcristo, Giglio e Giannutri, contornate da un certo numero di isole minori e scogli. Montecristo, Pianosa, e parte di Capraia e Giannutri sono a tutela integrale: in particolare in queste ultime due il mare è tornato ad essere quanto mai ricco e vivo.
Per il terzo parco marino sul podio ci si deve spostare alle Baleari, per l’esattezza a sud di Maiorca: è qui che si estende il Parco Nacional Marìtimo-Terrestre del Archipiélago de Cabrera, uno dei paradisi meglio preservati del Mediterraneo. Si tratta di 10.021 ettari, divisi tra 8.703 marittimi e 1.318 terrestri della piccola isola di Carbrera, destinata fin dal 1916 a zona militare. Questo è stato il motivo che l’ha risparmiata dallo sfruttamento turistico e ha permesso la conservazione di un ecosistema che l'ha resa parte del Parco Nazionale Marittimo - Terrestre dell'arcipelago di Cabrera a partire dal 1991.
Qui, infatti, l’ecosistema è ancora intatto ed ospita uno dei fondali marini meglio preservati del Mediterraneo. Tra coste piene di grotte e insenature, arbusti e alberi fanno bella mostra di se una miriadi di uccelli marini, che hanno reso l’isola una meta privilegiata per l’osservazione degli uccelli migratori. A tenere loro compagnia non mancano pesci, delfini e tartarughe che sbucano dalla grande prateria di Posidonie.
Per chi ha voglia di immergersi in questi paradisi terrestri le offerte di Zeppelin, operatore specializzato in vacanze in barca e trekking, prevedono 8 giorni in Corsica (Scandola, Bonifacio, Lavezzi), a partire da540 euro dal 14 al 21 luglio; partenze ogni sabato per un tour in barca a vela attraverso l’Arcipelago Toscano a partire da 620 euro a persona e partenza in barca a vela itinerante da Punta Ala a Ibiza a partire da 400 euro.
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